Arabia Saudita visto

Crescita esponenziale del turismo in Arabia Saudita

L’Arabia Saudita negli ultimi anni sta vivendo una trasformazione sempre più profonda. Nell’ultimo periodo i cambiamenti che stanno avvenendo hanno portato sempre più interessati a trasferirsi o semplicemente a investire in Arabia Saudita.

Ad attirare gli investitori non sono solo le possibilità offerte dal petrolio e da attività legate ad esso. Infatti, si sta vedendo una crescita esponenziale anche di altri settori come ad esempio quello del turismo.

Nel 2024 sono stati oltre 30 milioni i turisti internazionali che hanno visitato il Paese, segnando un aumento pari al 9,5% rispetto all’anno precedente.

Questo ha indotto più investitori a scegliere di valutare l’acquisto di immobili in Arabia Saudita per ottenere dei proventi dagli affitti per turisti, ma non solo. In molti, valutano anche investimenti in attività commerciali legate al turismo come hotel, ristoranti e trasporti.

Un’offerta turistica sempre più interessante?

Il processo di apertura voluto dalla monarchia saudita è evidente in ogni ambito, quello turistico, in particolare, si sta rivelando il più simbolico: il Paese sta cercando – e trovando – un posto tra le grandi destinazioni internazionali. Merito degli investimenti infrastrutturali, delle politiche di liberalizzazione dei visti e di una narrazione nuova che mette al centro cultura, storia e paesaggio.

Dalla costa del Mar Rosso alle rovine di AlUla, l’Arabia Saudita propone oggi un’offerta turistica ampia e ancora largamente inesplorata. Il turismo religioso resta centrale, ma si affianca a nuove proposte per viaggiatori interessati all’avventura, al lusso o semplicemente alla scoperta di una realtà fino a poco tempo fa inaccessibile.

Un’economia che cambia

Nel frattempo, il quadro macroeconomico del Paese continua a rafforzarsi, secondo un’analisi commissionata da ATM alla società Videc, nel 2023 il PIL saudita ha raggiunto i 1.100 miliardi di dollari, con un valore pro capite di oltre 32.000 dollari.

Il dato più interessante è un altro: la componente non petrolifera del PIL ha raggiunto il 63%, segno di una diversificazione economica che non è solo dichiarata, ma effettivamente in atto.

Il turismo, in questo contesto, sta diventando uno dei principali motori di crescita. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: far sì che l’Arabia Saudita diventi entro il 2030 una delle prime destinazioni mondiali per arrivi internazionali.

I numeri della crescita turistica

Nel giro di quattro anni, i turisti stranieri per viaggi di piacere sono passati da poco più di un milione a 6,2 milioni, mentre i viaggi domestici hanno superato quota 78 milioni, rispetto ai 48 del 2019.

A sostenere questo slancio, anche l’espansione del comparto alberghiero. Si stima che 320.000 nuove camere siano in fase di sviluppo, con oltre 40.000 progetti attivi nel settore hospitality.

Secondo le previsioni, il Regno arriverà a rappresentare il 60% dell’offerta alberghiera del Consiglio di Cooperazione del Golfo.

Non meno significativo il dato sul mercato domestico, che oggi pesa per circa il 70% del valore lordo delle prenotazioni.

Trasporti: il cielo saudita si apre al mondo

Una trasformazione di questa portata non sarebbe possibile senza una rete di collegamenti moderni. Il settore aereo saudita, infatti, è in piena espansione. Secondo le stime, raggiungerà un giro d’affari di 11,3 miliardi di dollari entro il 2028, con un tasso di crescita annuo del 12,2%.

In particolare, l’avvio delle operazioni di Riyadh Air – la nuova compagnia di bandiera pensata per proiettare il Regno sul mercato globale – contribuirà in modo sostanziale a incrementare il traffico internazionale. Entro il 2030, Riyadh Air prevede di servire oltre 100 destinazioni in tutto il mondo.

ATM 2025: un crocevia per il futuro del turismo

L’Arabian Travel Market, che si è concluso da poco, inoltre è stata una vera e propria vetrina per le novità saudite, oltre che un’occasione per riflettere sui trend globali del settore.

Il programma delle conferenze è stato ampio con 68 sessioni, tre palchi tematici e più di 180 relatori internazionali. Si parlerà di connettività, sostenibilità, innovazione e gestione delle nuove esigenze del viaggiatore post-pandemia.

Sono stati attesi anche 2.800 espositori da oltre 160 Paesi, tra cui anche l’Italia, a testimonianza di quanto l’evento sia ormai un punto di riferimento per chi lavora nel turismo e nella promozione territoriale.

Il tema centrale di quest’anno è stato proprio il “Global Travel: sviluppare il turismo di domani attraverso una maggiore connettività”, una fotografia dell’ambizione saudita che vuole diventare un ponte tra continenti, culture e mercati.