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Quali sono i migliori prestiti personali di Febbraio 2021: come trovare i più vantaggiosi

Un numero crescente di italiani ricorre al mondo del credito, alla ricerca di quella liquidità spesso necessaria per far fronte ad alcune spese non ulteriormente rinviabili. Negli ultimi tredici anni, oltretutto, questa impellenza si è fatta talvolta stringente. È Inutile negare come le crisi avvenute in questo lasso di tempo, da quella finanziaria alla sanitaria, passando per quella al nostro debito sovrano, abbiano portato ad una significativa perdita del potere d’acquisto dei cittadini italiani.

In alcuni casi, oltretutto, la stabilità lavorativa è venuta meno in virtù di forme di impiego sempre meno tutelanti, in altri, purtroppo, permane una perenne situazione di mancata occupazione. Le famiglie, giocoforza, si sono trovate costrette a dover fare i conti con questa realtà. Ed anche in situazioni non così estreme, la prudenza ha fatto capolino e, a ragion veduta, si ricorre all’accensione di un prestito onde evitare di smobilizzare una parte delle proprie disponibilità liquide o finanziarie.

A gennaio aumentano le pratiche di Cessione del Quinto dello Stipendio

Il primo mese del 2021 parla chiaramente: sempre più italiani ricorrono ad un prestito per finanziare l’acquisto di beni e servizi, piuttosto che ottenere liquidità per far fronte alle spese correnti. Rispetto a qualche anno fa, l’offerta in ambito creditizio si è fatta certamente più vasta, al fine di poter soddisfare le differenti esigenze di ogni singolo consumatore. Il tradizionale prestito personale, infatti, non è che solo una delle tante opzioni a disposizione degli utenti.

Negli ultimi anni una particolare tipologia di finanziamento ha riscontrato il crescente interesse degli utenti: la cessione del quinto dello stipendio, che, a differenza di un “tradizionale” prestito, consente di trattenere la rata direttamente in busta paga anziché nel conto corrente. Ad essa, oltretutto, va sottoscritta obbligatoriamente una polizza che si attiva in alcuni casi, come premorienza, invalidità permanente e perdita del lavoro, in grado di coprire il debito residuo nel momento in cui si verifica l’evento.

La costante evoluzione avvenuta nel mondo dei finanziamenti negli ultimi anni, tuttavia, ha reso possibile l’accesso al credito anche a particolari tipologie di soggetti. Secondo quanto scritto nel blog di Prestitimag.it, ottenere un prestito quando non si ha un lavoro o comunque non si percepisce uno stipendio non è mai facile, soprattutto se non si hanno altre garanzie da offrire. Ma a differenza di quanto accadeva un tempo, non tutto è perduto.

Prestiti senza busta paga: cosa sono e come possono essere sottoscritti

Secondo le previsioni degli esperti, fin qui supportate da quanto avvenuto nel mese di gennaio, i prestiti dedicate a tutti quei soggetti che non percepiscono un reddito certo e continuativo continueranno a crescere, in virtù di un contesto economico e sociale che potrebbero essere in deterioramento. Questi soggetti possono accedere ai cosiddetti “prestiti senza busta paga”, che rappresentano, al giorno d’oggi, una concreta realtà nel settore dei finanziamenti.

Diverse categorie possono sottoscrivere un prestito senza busta paga, come studenti, casalinghe, disoccupati e liberi professionisti. Quest’ultima categoria, infatti, non dispone di una busta paga fissa: le entrate mensili possono essere assai diverse ogni mese. La mancata certezza dell’entità economica del reddito percepito rischia, non di rado, di ostacolare la sottoscrizione di un prestito personale tradizionale, che può essere bypassato grazie a questa particolare tipologia di finanziamento.

Di norma, come detto in precedenza, questi prestiti sono assistiti da garanzie, reali (pegno) o di firma (fidejussione), che possono agevolare l’erogazione della liquidità. Qualora, oltre alla mancanza di reddito, non si disponesse neppure di adeguate garanzie, si può procedere con un prestito senza busta paga cambializzato. La cambiale, essendo un titolo esecutivo, rappresenta una buona garanzia per il creditore, che può rivalersi direttamente sul patrimonio del debitore qualora non dovesse rispettare, puntualmente, i propri impegni.