Frutta nella dieta: un pieno di salute tra vitamine, zuccheri semplici e sali minerali

In una dieta sana ed equilibrata l’apporto della frutta è determinante per mantenere il corpo idratato in maniera del tutto naturale, specie in estate, e per assumere importanti sali minerali come il potassio ed il magnesio. Inoltre, consumare la frutta significa assumere fruttosio e glucosio, ovverosia zuccheri semplici che danno energia al corpo senza che questo si appesantisca. Mangiare mele, pere, banane, pesche ed albicocche significa anche fornire all’organismo il giusto e necessario quantitativo di vitamine che combattono i radicali liberi attraverso un’azione antiossidante che tiene le cellule in salute rallentando i processi di invecchiamento.

Con una presenza di proteine e di grassi che è minima, e con tante vitamine, sali minerali e zuccheri semplici, la frutta contiene pure le fibre che il corpo non assimila, ma che garantiscono, come la verdura, la corretta funzione intestinale. In più, per chi non ama il consumo di frutta allo stato solido, si raccomanda di visitare il sito Estrattoredisucco.info per fare tutti i giorni il pieno di salute.

Tra frutta e verdura, ogni giorno nella dieta il WCRF, che è il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro, non a caso ha raccomandato già da tempo l’assunzione di un quantitativo pari ad almeno 600 grammi suddiviso in cinque porzioni durante tutto l’arco della giornata. In pratica si può fare la colazione, lo spuntino e la merenda sfruttando la frutta e la verdura come snack, così come altre due volte nel corso della giornata frutta e verdura vanno inserite a pranzo ed a cena insieme agli altri alimenti tipici, ad esempio, della dieta mediterranea come il pesce, i formaggi, la pasta, la frutta secca e la carne optando in prevalenza per quella bianca rispetto alla rossa. Secondo quella che è la piramide della dieta mediterranea del Seven Country Study, infatti, la carne rossa va mangiata in ragione di quattro porzioni al mese, ovverosia non più di una volta a settimana.

Tra sostenibilità, salute e identità territoriale, sono tante ormai le ricerche a livello scientifico che hanno più volte dimostrato come il regime alimentare rappresentato dalla dieta mediterranea, insieme all’attività fisica giornaliera, possa fare in modo di poter vivere più sani e più a lungo. La dieta mediterranea, inoltre, fa bene pure al cervello visto che una recente ricerca, che è stata pubblicata sull’American Geriatrics Society, ha rivelato come gli anziani che seguono tale regime alimentare riescano ad abbattere del 35% i rischi legati al declino a livello cognitivo, ovverosia alla perdita di attenzione e di memoria.

Ricordiamo, tra l’altro, che nel mese di novembre del 2010 la dieta mediterranea è stata riconosciuta come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità in quanto accomuna e riunisce quelle che sono le abitudini alimentari di tutti i popoli che si affacciano sul Mar Mediterraneo, dall’Italia alla Spagna  passando per il Marocco, la Croazia, il Portogallo, Cipro e la Grecia. In questi Paesi le abitudini alimentari legate alla dieta mediterranea nel tempo si sono consolidate e sono rimaste immutate nel corso dei secoli.