Quante volte è capitato di lamentarsi della stanchezza cronica, di quanto il sonno non fosse davvero riposante o di avere la sensazione di non recuperare mai le energie durante la giornata? Bene, la risposta a tutto questo potrebbe essere semplicemente imparare come riposare senza dormire.
Trascorrere del tempo in completo relax, lasciando libera la mente da pensieri e preoccupazioni, può infatti aiutare il corpo a recuperare le energie quanto e talvolta anche più di un normale ciclo di sonno. Prendersi una pausa per meditare, fare esercizi di respirazione o semplicemente ascoltare musica rilassante, anche per solo 15-20 minuti durante il giorno, ha effetti benefici sia sul fisico che sulla mente.
Il riposo profondo che ne consegue non avviene così come durante il sonno, ma il cervello e il corpo riescono ugualmente a ricaricarsi, allentando lo stress accumulato e rafforzando le difese immunitarie. In questo modo è poi più facile affrontare nel modo giusto le sfide quotidiane e godersi momenti di sano relax alla sera, prima di coricarsi.
Per un riposo notturno rigenerante è poi fondamentale la scelta del letto e del materasso. Brand come Emma www.emma-materasso.it propongono soluzioni ergonomiche in grado di adattarsi perfettamente al corpo e sostenere nel modo corretto la colonna vertebrale durante tutta la notte, donando quel benessere fisico ideale per ricaricarsi al meglio e affrontare la giornata seguente pieni di energia.
Come riposare senza dormire: tecniche di rilassamento
Il riposo e il recupero psicofisico rivestono un ruolo fondamentale per il benessere di ogni individuo. Tuttavia, diversi fattori di natura lavorativa, familiare o personale possono impedire di godere di adeguati cicli sonno-veglia, privando il corpo e la mente di preziose ore di riposo. Fortunatamente, esistono delle valide tecniche atte a stimolare rilassamento profondo anche senza addormentarsi, garantendo benefici simili a quelli del sonno.
La meditazione mindfulness è una delle pratiche più diffuse. Basandosi sugli insegnamenti della meditazione buddista vipassana, coinvolge la consapevole focalizzazione sulla respirazione unita alla capacità di osservare in modo non giudicante i pensieri della mente, consentendo di allontanare lo stress ed entrare in uno stato di calma interiore. Numerosi studi hanno dimostrato come anche una breve sessione di 20 minuti può ridurre i livelli di cortisolo e indurre una profonda sensazione di rilassamento.
Anche le tecniche di rilassamento muscolare progressivo possono stimolare il riposo, contrastando la tensione fisica accumulatasi. Attraverso la contrazione controllata e il rilascio dei vari gruppi muscolari, dai piedi al viso, si ottiene un effetto rilassante a livello corporeo paragonabile a quello indotto dagli esercizi di yoga slow flow o dalla pratica del Tai Chi.
Particolarmente indicate per stimolare il riposo mentale sono poi le tecniche di visualizzazione guidata e di imagery relaxation. Immaginando luoghi, scenari o attività rilassanti si allontanano pensieri ansiogeni, inducendo modificazioni fisiologiche simili a quelle del sonno REM. Anche solo 10-15 minuti possono apportare sollievo allo stress.
Come riposarsi senza dormire: attività rigeneranti
Oltre alle tecniche di rilassamento di natura più meditativa, esistono diverse attività capaci di favorire il recupero psicofisico senza necessariamente indurre il sonno. Queste pratiche agiscono stimolando il rilascio di neurotrasmettitori endorfine ed encefaline, che influenzano in modo benefico l’umore e contrastano la percezione di fatica e stanchezza.
Tra le attività rigeneranti più efficaci vi è senza dubbio l’ascolto della musica rilassante. Studi specifici hanno dimostrato come determinati generi musicali a tempo medio-lento (es. new age, musica classica) siano in grado di indurre effetti fisiologici simili al riposo, riducendo i livelli di cortisolo, frequenza cardiaca e pressione sanguigna.
Anche attività più dinamiche come una breve camminata all’aperto possono stimolare il recupero, poiché l’esposizione alla luce solare e il movimento fisico moderato agiscono sul ritmo circadiano aumentando i livelli di serotonina.
Per chi desidera un recupero più attivo, sport a basso impatto come lo yoga soft o il pilates consentono di rilassare corpo e mente grazie agli esercizi di respirazione e allungamento muscolare (3).
Infine, per ridurre i livelli di cortisolo possono risultare efficaci anche attività manuali e creative come dipingere, fare giardinaggio o lavorare con il fai da te. I benefici sembrano legati alla concentrazione mentale richiesta, distogliendo dai pensieri negativi.
Riposarsi senza dormire: postura e alimentazione
Riposare in maniera adeguata anche senza addormentarsi profondamente è possibile adottando una corretta postura e un’alimentazione equilibrata.
Per quanto riguarda la postura, è fondamentale prediligere posizioni rilassate ma non passive, che favoriscano la circolazione sanguigna ed endolinfatica. In particolare, è consigliabile distendersi supini o su un fianco con ginocchia leggermente flesse, per alleggerire la pressione sul piano lombare e permettere un corretto allineamento della colonna vertebrale. Per chi preferisce stare seduto, la posizione ideale prevede schiena dritta contro lo schienale, piedi ben appoggiati a terra e spalle basse e rilassate.
Assumere posture scorrette per lunghi periodi, come quella flessa in avanti dello smartphone addicted o quella “a C” tipica di chi lavora al pc, incrementa invece i livelli di cortisolo e di stress ossidativo, impedendo al corpo di rilassarsi adeguatamente.
Anche l’alimentazione riveste un ruolo chiave. È infatti necessario fornire al fisico tutti i nutrienti necessari al suo corretto funzionamento, evitando i “picchi glicemici” causati dal consumo eccessivo di zuccheri semplici o cibi ultra-processati.
Seguendo questi accorgimenti si può giungere a uno stato di profondo rilassamento anche senza addormentarsi, favorendo il recupero psicofisico dopo un periodo di stress o affaticamento.