Il mercato online prosegue la sua impennata, dagli Stati Uniti all’Europa ma soprattutto alla Cina che già da anni è uno degli attori più importanti nelle vendite su internet. E come in tanti altri settori, mostra una forte crescita sia in termini di presenza di rivenditori che di ampliamento del bacino clienti.
Dal 2013 il paese asiatico è il primo mercato al mondo per commercio online, ma nel 2018 c’è stato un vero e proprio giro di boa, e la Cina può vantare il possesso di quasi la meta dei rivenditori online al mondo, superando paesi come Stati Uniti, Regno Unito, Giappone, Francia e Germania.
Le previsioni di Forbes confermano questi dati, e ci dicono che entro il 2020 la Cina varrà il 60% del fatturato globale di e-commerce.
Quando si parla di mercato online cinese, a tutti vengono in mente i nomi di colossi quali Tmall (gruppo Alibaba) e JD.com, ma il panorama è molto variegato ed esteso, e comprende attori molteplici e di diverse dimensioni, molti dei quali situati fuori delle metropoli cinesi. Vogliamo menzionare qui Banggood.com, con sede ad Hong Kong e fondato nel 2006, specializzato nella rivendita di beni di qualsiasi tipo a clienti internazionali (trovate le recensioni di Banggood.com qui).
I motivi del successo dei mercati e-commerce in Cina
Come possiamo spiegare la fortissima espansione del settore e commerce in Cina? Beh, in primis segue le direttive di un trend che accomuna molti paesi in giro per il globo. Secondariamente, è spinta dalla ventata di energia che muove la nuova classe imprenditoriale cinese. E ricordiamo che il paese asiatico possiede la più grande fetta di popolazione online al mondo (per quanto l’incidenza di internet users sia ancora bassa rispetto alla popolazione generale). Questi fattori, uniti alla convenienza del canale online che permette di abbattere i costi dei retail fisici e di fornire innumerevoli servizi al consumatore, ci aiutano a capire i numeri in forte crescita del settore in Cina.
Focalizzando l’attenzione sulla continua crescita della clientela ecommerce in Cina, vediamo come l’occasione sia molto appetibile per le aziende estere che vogliano espandersi nel paese.
Ad oggi, solo il 4% delle aziende italiane sono presenti sul mercato cinese. Non tutte le aziende del nostro paese hanno però la forza di entrare in questo mercato tramite canali diretti, e molte devono affidarsi a piattaforme intermediarie come i numerosi market places.
Il ruolo decisivo di Alibaba
Alibaba rivendica l’80% delle vendite presso i consumatori cinesi, e persegue una politica di collaborazione con partner stranieri. Nel 2017, in un evento tenuto a Detroit, il colosso asiatico ha permesso a 3000 imprenditori di conoscere le potenzialità d’investimento nel mercato cinese, rivolgendosi ad attori appartenenti al mondo della piccola e media impresa.
Pensando alle caratteristiche della produzione italiana, specializzata in prodotti, marchi e viaggi di alta qualità, richiestissimi dalla classe media cinese in forte espansione, si intuisce come questo mercato offra grandi potenzialità di crescita. Ed il canale online ha già aiutato ad aprire la strada del commercio del vino italiano nel paese asiatico, incoraggiato dallo stesso fondatore di Alibaba Jack Ma.