Isolamento termico

Isolamento termico: che cos’è e come funziona?

I sistemi di isolamento termico, soprattutto nell’ambito dell’edilizia, sono sempre più vari e permettono di ottenere un trattamento di varia natura, con soluzioni differenti e di grande impatto. A partire da una delle ultime frontiere dell’isolamento termico, rappresentato dall’isolamento termico sottile, fino a considerare tutte le fonti che possono contribuire a isolare uno o più ambienti, è bene prendere in considerazione tutte le possibili soluzioni che possano portare a ottenere quel risultato sperato. Soprattutto nel mondo dell’edilizia, ormai, il canone dell’isolamento è fondamentale e dunque, se si vogliono ottenere ambienti sicuri in cui vivere e condizioni ottimali all’interno degli stessi, non si può prescindere da quanto detto: ecco tutti i sistemi di isolamento termico da utilizzare. 

Isolamento termico sottile: come funziona?

Volendo partire dalla fine, ovvero da come si realizza l’isolamento termico sottile che rappresenta una delle moderne forme di isolamento termico che sono state pensate per un’abitazione o per altri ambienti, c’è da sottolineare innanzitutto che il “sottile” di cui si parla è determinato da una composizione particolare del materiale che viene utilizzato per l’isolamento termico, e che lo porta ad essere – oltre che molto leggero e adatto a qualsiasi tipo di copertura – anche molto meno denso rispetto ad altri materiali che potrebbero essere utilizzati per isolare termicamente un ambiente.

In questo modo, si risparmia sia nel peso complessivo della propria struttura, sia nell’acquisto di materiali non soltanto incredibilmente leggeri, ma anche poco densi. Nello specifico, si potrebbe prendere in considerazione l’aerogel, un materiale molto leggero e poco denso che caratterizza una vera e propria rivoluzione nel settore dell’edilizia, anche grazie alle sue componenti che lo rendono ambito e molto importante qualsiasi sia l’utilizzo che ne si voglia fare. Nello specifico, infatti, l’aerogel si struttura attraverso percentuali che sembrerebbero essere proibitive, ma che sono più che reali: 98% di aria e soltanto il 2% di silicio. 

Come tutti sanno, il silicio è la componente principale della sabbia e del vetro, ma quello utilizzato per l’isolamento è oltre modo meno denso rispetto al silicio tradizionale, riuscendo a resistere a temperature molto elevate e a presentarsi attraverso un aspetto compatto, molto spesso sotto forma di un materassino dallo spessore di 10 millimetri. Insomma, si tratta di una componente incredibilmente importante che, nel campo dell’edilizia, può rappresentare una scelta di grande livello.

Come si realizza un isolante termico

Al di là dei casi straordinari come quelli dell’isolamento termico sottile, realizzare un isolante termico non è per niente banale e, grazie a tutte le componenti che vanno prese in considerazione, si può ottenere quel materiale che permette di ottenere una copertura termica efficace, che si opponga al passaggio del calore e permetta, allo stesso tempo, di isolare l’ambiente che si vuole preservare. Un isolamento termico si realizza con materiali specifici, che vengono suddivisi per tipologia, materiale, natura e struttura.

La tipologia di materiale può essere:

  • minerale
  • vegetale
  • petrolchimica
  • animale

La sua natura è classificabile tra le seguenti:

  • naturale
  • sintetico
  • organico
  • inorganico

Tuttavia, la differenza fondamentale tra i materiali che servono a realizzare un isolamento termico la si avverte dal punto di vista strutturale e particellare: si parla, non a caso, di struttura fibrosa, cellulare e porosa. Nel primo caso sono presenti più celle aperte e dalla forma allungata, che permettono non soltanto l’isolamento richiesto, ma anche l’impermeabilità della struttura e l’assorbimento acustico, anche grazie all’utilizzo di piccoli canali che garantiscono il collegamento con l’esterno. La struttura cellulare è ottenuta per espansione, e funzione attraverso il bacino di una grande quantità di aria che permette di isolare l’ambiente, nonostante le celle non siano collegate tra di loro. In ultimo, la struttura porosa, che si attua su una dinamica simile a quella cellulare, si attua per mezzo di fori molto piccoli.