Ci troviamo in un periodo storico in cui il mercato delle auto elettriche sta andando certamente ad irrobustirsi e ad ampliarsi sempre di più. L’acquisto di una vettura elettrica, attualmente, ha un costo ancora molto alto, ma è vero che, una volta comprata, si può risparmiare e non poco in termini di consumi per i vari spostamenti rispetto ai modelli diesel oppure a benzina. Merito anche della diffusione di vari tipologie di wallbox domestica, in grado di permettere la ricarica del proprio mezzo elettrico.
La ricarica di un’auto elettrica a batterie solo ed esclusivamente tramite le colonnine pubbliche, comporta dei costi per chilometri che, sotto molti aspetti, ricordano le spese del diesel. Invece, tramite il rifornimento domestico, il risparmio ottenibile è davvero importantissimo.
Il principale problema da risolvere per quanto riguarda le prese domestiche è legato alle tempistiche di ricarica. Le prese domestiche, infatti, comportano un notevole allungamento nei tempi. Invece, le colonnine pubbliche permettono di effettuare la ricarica in circa due oppure tre ore.
La diffusione delle wallbox domestiche
Le wallbox domestiche si caratterizzano per essere delle vere e proprie prese evolute, ma al tempo stesso potenti e anche molto intelligenti che si possono installare all’interno del garage o, in ogni caso, in una zona di pertinenza del condominio. In questo modo, si può effettuare la ricarica “casalinga” della propria vettura elettrica, facendo leva su dei costi notevolmente vantaggiosi e delle tempistiche più contenute.
Un gran numero di aziende che producono auto elettriche ha lanciato sul mercato anche delle offerte molto interessante che riguardano l’acquisto dei wallbox compatibili con le varie vetture elettriche. Nella maggior parte dei casi, però, il prezzo da pagare è più alto rispetto alle prese di ricarica che si possono acquistare in commercio.
È importante considerare, però, come tale prezzo comprende piuttosto di frequente anche i costi di installazione, così come le spese di manutenzione e la consulenza che serve per poter eseguire eventualmente delle modifiche nei confronti della fornitura di energia elettrica.
Il funzionamento delle wallbox domestiche
Questi dispositivi si caratterizzano per essere in grado di prelevare la corrente dall’utenza elettrica di casa e poi convogliarla, tramite ovviamente un collegamento via cavo, alla vettura elettrica. Rispetto ad una tradizionale presa schuko, è bene mettere in evidenza come una wallbox sia in grado di supportare delle potenze, in totale sicurezza ovviamente, decisamente più elevate e, di conseguenza, è in grado di garantire il trasferimento di un quantitativo maggiore di energia verso la vettura e ridurre i tempi di attesa.
Rispetto alle colonnine che si possono trovare in giro per la città, una wallbox, nella maggior parte dei casi, non ha la capacità di effettuare la conversione dell’energia in corrente alternata in energia in corrente continua. Le batterie agli ioni di litio, però, contengono energia proprio in corrente continua e, di conseguenza, si rende necessario un processo di conversione. A questa funzione ci pensa il caricatore interno che viene installato all’interno di ogni vettura elettrica, anche se si tratta di un dispositivo spesso soggetto a problematiche e comunque con svariati limiti con cui fare i conti.
Il caricatore della vettura elettrica può fare l’effetto del classico collo di bottiglia. In poche parole, se non è a sufficienza potente, ecco che comprare una wallbox domestica in grado di sviluppare un elevato quantitativo di energia non è affatto conveniente né utile. Invece, nel caso in cui l’auto elettrica che si ha a disposizione lo consenta effettivamente, allora si potrà utilizzare in maniera estremamente efficace e piena una wallbox ad elevata potenza, in modo tale da diminuire notevolmente anche le tempistiche legate alla ricarica. In commercio ce ne sono davvero tante tipologie e di ogni potenza, partendo da quei modelli con 3.7 kW fino ad arrivare a ben 22 kW di potenza.